Mistrà e
Mistrà Ruffiano

Passami tra le guance e seguimi. Ti porterò nelle cantine dove tutto ebbe inizio.

Il Mistrà è il distillato principe della nostra zona ed ha sempre fatto parte della storia del piceno come della nostra famiglia, che nelle sue campagne affonda le radici.

La nostra ricetta opportunamente rivisitata, vanta i profumi del vero ed unico Anice Verde di Castignano e della Mela Rosa dei Sibillini, entrambi prodotti a presidio slow food.

Questi preziosi ingredienti, insieme ad una decina di altre botaniche coltivate da noi, si uniscono ai vapori dell’alcool grazie al nostro alambicco “Peppe” nell’unica agridistilleria del piceno.

Dopo attente sperimentazioni e valutazioni, dalla stessa identica ricetta in fase di distillazione nascono due proposte, che riescono a regalare sensazioni ed emozioni al palato molto diverse.

Il Mistrà classico è molto legato alla tradizione. Perfettamente limpido alla vista, si propone al naso con un delicato profumo di anice, che diventa preponderante ed imponente una volta fatto il primo sorso.

Accompagnato dalla non trascurabile gradazione alcolica di 44° che non viene però avvertita, dà modo di far apprezzare tutte le botaniche presenti, come la Mela Rosa dei Sibillini con la sua fragranza ed aromaticità, a seguito dell’Anice Verde di Castignano padrone incontrastato della scena.

Lo scopo di ottenere un Mistrà rude come vuole la ricetta originale, ma non grezzo e disarticolato, è stato perfettamente centrato con un prodotto equilibrato pur restando legato alla tradizione.

Mistrà ruffiano invece porta con sé delle piccole variazioni, che però cambiano di molto la sensazione al naso ed al palato, permettendo di vivere emozioni gustative diverse, pur nascendo dalla stessa ricetta madre.

Molto meno alcolico con i suoi 38°, la sua minima edulcorazione contribuisce ad arrotondare il gusto dell’Anice, ammorbidisce l’alcool e permette ad alcune fragranze come la camomilla, di risaltare maggiormente al naso del degustatore senza rendere dolce il risultato finale.

Due gemelli diversi insomma. Il primo perfetto come dopo pasto, grazie alla spiccata dote digestiva data dall’Anice Verde o come “riscaldante” nelle giornate fredde, per via della generosa parte alcolica.

Il secondo perfetto per la degustazione e la meditazione;

Per vivere un momento di relax con un bicchiere che sicuramente inviterà al successivo.